Halloween rosso sangue: al cinema vince la paura. Così un articolo su Repubblica. Pare che nei cinema stiano furoreggiando zombie, vampiri, ed attività paranormali.
Sarà che ho superato da qualche tempo i quaranta; sarà che questa roba non mi ha mai entusiasmato; sarà che pur essendo amante del mondo anglosassone, se potessi fonderei una scuola di resistenza per la protezione della cultura latina e mediterranea, ormai in via di estinzione come e più dei panda.
Fatto sta che più parlano di questa festa, e più mi tornano alla memoria i giorni in cui al posto di mostri, zombie, paranormale, streghe, si parlava molto semplicemente, senza parossismi di sapore vagamente isterico, di morti e di santi.
E la festa dei morti era per noi bambini siciliani di un tempo l'unica occasione dell'anno in cui ci si risvegliava e si trovavano regali sparsi per il salotto, insieme ai dolci di marzapane (altro che dolcetto o scherzetto: quelli erano e sono dolci che non si scherza), che coloravano di allegria e sapore una mattina speciale.
Mattina speciale che seguiva una notte speciale, trascorsa immaginando i propri cari morti che si danno da fare per scegliere i regali e portarli a casa in modi misteriosi, che stimolavano la fantasia e, soprattutto, eccitavano la riconoscenza nei loro confronti e dilatavano l'affetto, aprendo il cuore alla preghiera ("L'eterno riposo dona loro o Signore...") ed alla accettazione serena della morte come un passaggio naturale della vita, che conduce verso luoghi migliori, dove il dono è cifra di relazione autentica e di festa per tutti.
Sono riconoscente alla vita, ai miei antenati, alla cultura e alla saggezza che è stata tramandata nei secoli sino a lambire la mia esistenza e ad impregnarla di significati antichi e sempre nuovi insieme.
Provo a continuare il giro con i miei figli, ma tenere a bada zombie, streghe, satanassi vari, non è semplice. Per fortuna continuano ad esserci i miei cari morti a darmi una mano: sinora infatti pare che, miracolosamente, i miei pargoli non abbiano subìto più di tanto il fascino dell'esoterico...
Così, quando si sveglieranno eccitati e correranno in salotto come ogni anno, tra giochi più o meno tradizionali e dolci più o meno genuini, al massimo, se proprio non se ne può fare a meno, come concessione al "nuovo che avanza" troveranno una zucca...