...E' così che oggi noi potremmo ben considerare la psichiatria come lo studio non soltanto delle distorsioni della comunicazione interumana ma anche, e forse soprattutto, delle distorsioni antropologiche dell’incontro...la psichiatria, dunque, come la scienza che studia non solo e non tanto l’uomo neurale, ma che indaga l’uomo nelle sue (primarie) capacità e incapacità di costituirsi in Noi (das wirhaftes Zwischen), di declinarsi in reciprocità; e lo studia nei suoi surrogati vissuti del Noi, nelle sue molteplici forme di scadimento nell’anonimo e/o nel collettivo, là dove si assiste a una vera e propria “scomparsa del partner”, a un vanificarsi della sua co-presenza...
Bruno Callieri, Appunti per una Psicopatologia della Reciprocità.
Credo che l'identificazione dell'uno (Ego) con il costituirsi Noi, sia a volte veramente difficile da attuarsi. Il rapporto umano in effetti dovrebbe comprendere il 'me e l’altro nella loro reciprocità'; invece, anzi, spesso é basato sull'essere Uno. voglio dire, l'uomo in fondo fa sempre prevalere il suo Ego, e fintanto che succederà questo, non si sentirà mai parte del 'Noi', o del 'Tutti'.
RispondiEliminaScusa, ma non so se sono riuscita a farti capire il mio concetto.
by Lilly