domenica 26 luglio 2009

Vacanze

Finalmente in ferie. Boccheggio alle due di notte fuori, quasi in riva al mare, con una temperatura che penso permanga intorno ai 35 gradi (a quest'ora della notte; alle 20 era ancora 40 gradi).
Non ho il coraggio di entrare dentro...
La notte stellata, il caldo, le porte e le finestre delle case spalancate, il rumore della risacca, tutto mi fa uno strano effetto, e sento che potrà essere possibile, nelle settimane di riposo che mi aspettano, tornare a sentire ancora di essere parte della natura in cui mi trovo immerso, sospesa tra Africa ed Europa...

lunedì 20 luglio 2009

Del capirsi e del capire

Io non riesco a capire neppure ciò che faccio:
infatti non quello che voglio io faccio,
ma quello che detesto...
Io trovo dunque in me questa legge:
quando voglio fare il bene,
il male è accanto a me.


Paolo di Tarso, Lettera ai Romani


Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so, ma accade e ne resto tormentato.

Catullo


La precarietà dell'equilibrio cui, forse ontologicamente, ognuno a suo modo è costretto. L'oscillare dell'umore, il trascolorare delle emozioni, la contemporanea presenza di polarità opposte nel modo di sentire e di volere. L'inabissarsi degli sforzi volitivi di fronte alle onde anomale dell'istinto. Ed il loro riaffiorare inaspettato e fiero quando tutto farebbe pensare ad un naufragio consumato. La coscienza di portare dentro di sè, almeno in potenza, l'abietto ed il sublime.
Dubito possa mai esserci psicologia, metapsicologia, biologia, in grado di spiegare (erklaren) in modo sufficientemente convincente tutto questo.
Solo inchinarmi di fronte ad esistenze ogni volta nuove ed insieme familiari (poichè nulla mi è estraneo in quanto uomo), può forse consentirmi di comprendere (verstehen) qualcosa dell'altro.

domenica 12 luglio 2009

Ci sono più cose tra cielo e terra...

Non sono scomparso... Sono stato in giro, lontano dalla rete...Ho fatto cose, ho visto gente...
Bella gente, negli ultimi giorni. Giorni in cui senti il bisogno di dire grazie alla vita per le cose che ti dà, per gli incontri che fai, per aver sperimentato che a volte succedono delle cose che sono come sospese tra cielo e terra, e che ti rinforzano nell'idea che quello che non puoi vedere è più reale delle cose che pensi di toccare.
D'altronde, si può vedere l'amicizia, l'amore, l'energia che sprigiona dalle relazioni? E se tocco la materia, potrei mai credere che in realtà è vuota?
Ed allora non ti sorprende neanche tanto se mentre lavori con i gruppi, una notte tu sogni una cosa, e due notti dopo qualcun altro nel gruppo, senza avere idea del tuo sogno, ne faccia un altro che lo continua e forse ne racchiude il senso...
E capisci anche il perchè di quella stanchezza strana nel tenere dei seminari che tutto sommato non dovrebbero essere diversi da tanti altri: questa volta c'era energia atomica da maneggiare, e bisognava che scaldasse senza far male.
Spero sia andata proprio così.