sabato 30 maggio 2009

Il prestito della speranza

La Conferenza Episcopale Italiana promuove una Colletta Nazionale in tutte le chiese d'Italia domani, 31 maggio, per costituire il "Prestito della Speranza", fondo di garanzia di 30 milioni di euro per le famiglie che la crisi ha lasciato senza reddito.
Chi vuole può contribuire anche con versamenti presso i seguenti conti correnti, con la speranza di ampliare ulteriormente la consistenza del fondo:







c/c bancario Banca Prossima (Gruppo Intesa Sanpaolo)
IT19 Q033 5901 6001 0000 0006 893
intestato a C.E.I. Prestito della Speranza

in tutte le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo

c/c postale

96240338 intestato a CEI - Colletta Prestito della Speranza e indicando nella causale
CEI - Colletta Prestito della Speranza - Circonvallazione Aurelia, 50 - 00165 Roma




domenica 24 maggio 2009

Falcone, Borsellino, e mio figlio.

Mio figlio ha compiuto da poco sei anni. A scuola materna stanno preparando un recital di fine anno più o meno top secret. A quanto capisco, sulla storia della Sicilia. Lui interpreterà Archimede e Paolo Borsellino. Il suo migliore amico sarà invece Giovanni Falcone.
Ieri era l'anniversario della strage di Capaci, e mi ha chiesto notizie su Falcone e Borsellino. Me lo sono messo sulle ginocchia, davanti al computer, abbiamo visto un pò di video su You Tube, ed ho cominciato a spiegargli un bel pò di cose dolorose e scomode, mentre sullo schermo scorrevano le immagini di vecchi spezzoni di documentari sui due giudici. Pensavo si annoiasse presto, invece ha continuato a chiedere di approfondire la cosa, e la discussione ha preso toni quasi metafisici, fino ad arrivare al tema del bene e del male.
Mentre un video mostrava Riina che a processo negava di aver mai avuto a che fare con cosa nostra (lo scrivo minuscolo apposta), mi ha chiesto: "Papà, ma com'è che si diventa così cattivi?"
Ho provato a dargli una specie di risposta adatta ad un bambino, cavandomela, spero, alla meno peggio. Prima di andare a dormire gli ho chiesto:"Da grande vuoi diventare come Riina e Provenzano, o come Falcone e Borsellino?".
"Come Falcone e Borsellino", convinto, con una bella luce di orgoglio negli occhi. Un attimo dopo, con appena un accenno di broncio, pensieroso, "però senza morire. A me piace vivere..."

sabato 23 maggio 2009

Precetti divini e precetto di Fini (quinta ed ultima puntata: sulla solidarietà)

Precetti divini
Amerai il prossimo tuo come te stesso...
Vangelo secondo Matteo 19, 16.19.

Ma quegli, volendo giustificarsi, chiese: "E chi è il mio prossimo?" . Gesù riprese: un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso» [...]

Vangelo secondo Luca 10,25-37.


Precetti di Fini
Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso



Finisco qui questa miniserie. Non perchè non si potrebbe continuare quotidianamente anche per secoli, ma perchè non voglio annoiarmi e soprattutto non voglio annoiare i miei tre o quattro lettori, e perchè credo basti a sottolineare il ridicolo e la gravità della conseguenza logica di certe affermazioni.
Di certo non basterà a fermarle, le affermazioni tragicamente ridicole, così come non basterà a fermare la deriva verso una polis fondata sul nulla, ma questo è leggermente al di sopra delle mie possibilità...
Almeno, però, ho detto. Augh.


Precetti divini e precetto di Fini (quarta puntata: sull' onestà dei cittadini e sull'amministrazione della giustizia)

Precetti divini
Non dire falsa testimonianza
(Ottavo comandamento)

Precetto di Fini

Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso

venerdì 22 maggio 2009

Precetti divini e precetto di Fini (terza puntata: ancora sul tema della sicurezza)

Precetti divini
Non uccidere
(Quinto comandamento)

Precetto di Fini

Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso

giovedì 21 maggio 2009

mercoledì 20 maggio 2009

Precetti divini e precetto di Fini (seconda puntata: sul tema della sicurezza)

Precetti divini
Non rubare
(Settimo comandamento)

Precetto di Fini

Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso

martedì 19 maggio 2009

Precetti divini e precetto di Fini (prima puntata: sulla laicità dello Stato)

Precetti divini
Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio
Vangelo secondo Matteo, 22, 15-22

Precetto di Fini
Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso

Quiz rapido: uno dei due precetti è una minaccia alla laicità dello Stato. Scopri quale.

lunedì 18 maggio 2009

Fini: nuova impennata del logos

Dal Corriere della Sera- "Fini: Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso».

Mi pare di capire che ai suoi occhi questo sia un precetto da seguire religiosamente...

domenica 17 maggio 2009

Caronte in galera ed i clandestini annegati

Un pò di anni fa, una consulenza psichiatrica presso la casa circondariale. I colleghi mi inviano un extracomunitario sulla trentina, che riferisce allucinazioni uditive e deflessione del tono dell'umore.
Appena fa il suo ingresso in infermeria noto il suo sguardo, lucidamente disperato, ed un sorriso stolido, piatto, inespressivo.
Un altro detenuto, suo connazionale, mi aiuta alla meno peggio con la traduzione dall'arabo.
E' in carcere per essere stato identificato come lo scafista responsabile della morte di diversi immigrati clandestini: li ha costretti a buttarsi in mare ancora lontano dalla costa, abbandonandoli a sè stessi. Aveva fretta di scappare e tornare indietro. Nessuna pietà, tanti bei soldini guadagnati. Solo che poi gli è andata male, e lo hanno preso.
Adesso è tormentato dalle voci delle sue vittime, notte e giorno.
In testa continuano a rimbalzarmi, mentre lui parla, idee importanti come
epochè (sospensione del giudizio), empatia, relazione terapeutica.
Dalla pancia continuano a salire sensazioni forti di malessere, nausea, ed una specie di sottile vertigine.
Non sono di stomaco delicato: ho fatto questo mestiere nelle sue declinazioni più dure, ed ho visto e vissuto tante di quelle cose cose da non impressionarmi pressochè per nulla.
Questa volta però non riesco a prolungare la visita oltre lo stretto necessario richiesto dalla deontologia. Imposto una terapia farmacologica che fa al caso suo, raccomando per iscritto che venga sottoposto a sorveglianza per prevenire gesti insani, lo saluto, mi giro dall'altra parte, e chiedo che lo riportino in cella.
Ho bisogno di respirare aria pulita per un pò, prima di riuscire a mormorare una preghiera per lui, e per le creature senza nome che giacciono per sempre in fondo a quello stesso mare in cui vado a farmi i bagni d'estate.
Non l'ho più rivisto.

giovedì 14 maggio 2009

Il Carnevale della Matematica: grazie Annarita!

Da oggi il post su John Forbes Nash Jr è ospite del Carnevale della Matematica, un evento culturale importante nella blogosfera italiana. Questo per la generosità di una blogger formidabile che mi ha onorato della sua amicizia grazie a questo mio scalcagnatissimo blog: Annarita Ruberto.
Direi che basterebbe questo incontro, insieme all'amicizia online stretta con alcuni altri lettori, per farmi superare i dubbi, che pure ancora a volte mi prendono, sul senso e l'opportunità di giocare con questa nuova modalità di comunicazione, per certi versi ancora non del tutto esplorata in tutti i suoi risvolti.
Ancora grazie Annarita, e grazie a chi spende un pò del suo tempo a dare un'occhiata alle cose che scrivo, magari lasciando traccia del suo passaggio con qualche parola di commento. Confesso che è diventata per me una piacevole abitudine, che ha un pò il buon profumo del caffè la mattina, quella di leggere le parole che gli avventori (pochi ma buoni) di questa mia strana locanda mi rivolgono.

giovedì 7 maggio 2009

Tina

A scuola stiamo studiando l'esistenzialismo francese. Ma non mi convince tanto: io non ci credo che tutte le cose siano così uguali e monotone, e che la vita sia priva di senso. Adesso mi capita di avvicinarmi alla finestra quando spunta il sole, e restare a prendermi il calore; o godere del suono della pioggia che cade sul terrazzo; o vedere quando mio padre assume un'espressione felice se si rende conto che riesce ad interessarmi con i suoi discorsi. Oppure dire a mia madre che mi va di farle ascoltare una cosa alla chitarra: lei si siede e mi ascolta suonare, semplicemente, e non ci diciamo niente. Mi piace quando mi abbraccia, e sento la sua energia che mi attraversa. Ieri tenendomi stretta mi ha detto tra le lacrime: sei una figlia rinata. Qualche giorno fa un ragazzo che mi piace mi ha chiesto di suonare per lui. La mano mi tremava, e sono riuscita a dirgli che il pezzo lo conosco a memoria, però davanti a lui mi emoziono.

Tina ha 17 anni. Un anno fa si era ammalata di anoressia in forma grave, e rischiava seriamente di morire. Ascoltarla mentre dice queste cose, dopo aver recuperato assieme a 15 chili la voglia e l'entusiasmo di vivere, mi ha fatto un effetto strano: all'improvviso ho dovuto far finta di sbadigliare, per giustificare la pressione liquida che sentivo salire implacabile agli occhi.
E' mai possibile, cercavo di convincermi, che io mi stia rimbecillendo, o stia invecchiando, al punto di ridurmi a piangere davanti ad una ragazzina?
E' vero, sono argomenti più da Vercingetorige che da terapeuta. D'altronde, ognuno si difende come può...