Una ricerca pubblicata su Nida notes (la rivista pubblicata dall'autorevolissimo National Institute on Drug Abuse, Bethesda, Stati Uniti), ha dimostrato come la cocaina danneggi un circuito neurale molto importante, che collega la corteccia orbitofrontale con l'amigdala basolaterale.
La corteccia orbitofrontale, in particolare, è una importante struttura facente parte della zona più recente, in termini evolutivi, del cervello, ed è coinvolta nei processi di decision making, cioè nel prendere decisioni. Per la precisione, è coinvolta nell'evitare comportamenti le cui conseguenze si prevedono negative, o nell'entrare in azione per raggiungere un risultato desiderato.
La corteccia orbitofrontale, in particolare, è una importante struttura facente parte della zona più recente, in termini evolutivi, del cervello, ed è coinvolta nei processi di decision making, cioè nel prendere decisioni. Per la precisione, è coinvolta nell'evitare comportamenti le cui conseguenze si prevedono negative, o nell'entrare in azione per raggiungere un risultato desiderato.
Secondo il dott. George Schoenbaum, la ricerca, condotta sui ratti esposti a cocaina, può spiegare perché i cocainomani abbiano difficoltà ad evitare le terribili conseguenze dell'abuso della sostanza, con relazioni che falliscono, famiglie che si separano, fallimenti finanziari, problemi legali, condotte criminali, e cosi' via.
La cocaina sembra sconvolgere l'abilità di elaborazione delle informazioni del circuito neuronale di apprendimento descritto, impedendo sia agli animali esposti che alle persone che la assumono di imparare dalle esperienze negative e modificare il proprio comportamento adattandolo ai cambiamenti ambientali.
E' cosi' che si rischia di restare imprigionati in pattern autodistruttivi, incapaci di evitare l'accumularsi implacabile di disastri personali.