lunedì 17 novembre 2008

Crisafulli

Disperatamente aggrappato alla vita, quindi disperatamente scomodo. Tu ti sei svegliato, e racconti che quando dicevano ai tuoi parenti che non potevi che essere assente (eri in stato vegetativo), percepivi di essere orridamente imprigionato in un corpo che non rispondeva, ma sentivi le sentenze degli "scienziati" (davvero mai nessuno che sappia dire "non lo so"), il dolore dei tuoi, che così pericolosamente avrebbe potuto scivolare verso la rassegnazione, e la rabbia che ti montava dentro. Sia benedetta la tua rabbia, anche oggi che nel tuo sito web (www.salvatorecrisafulli.it), insieme a chi ti vuole bene, la riversi con dignità e fermezza verso gente che non ha pudore di definirti (oscuro timore di essere definita?).

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