domenica 12 luglio 2009

Ci sono più cose tra cielo e terra...

Non sono scomparso... Sono stato in giro, lontano dalla rete...Ho fatto cose, ho visto gente...
Bella gente, negli ultimi giorni. Giorni in cui senti il bisogno di dire grazie alla vita per le cose che ti dà, per gli incontri che fai, per aver sperimentato che a volte succedono delle cose che sono come sospese tra cielo e terra, e che ti rinforzano nell'idea che quello che non puoi vedere è più reale delle cose che pensi di toccare.
D'altronde, si può vedere l'amicizia, l'amore, l'energia che sprigiona dalle relazioni? E se tocco la materia, potrei mai credere che in realtà è vuota?
Ed allora non ti sorprende neanche tanto se mentre lavori con i gruppi, una notte tu sogni una cosa, e due notti dopo qualcun altro nel gruppo, senza avere idea del tuo sogno, ne faccia un altro che lo continua e forse ne racchiude il senso...
E capisci anche il perchè di quella stanchezza strana nel tenere dei seminari che tutto sommato non dovrebbero essere diversi da tanti altri: questa volta c'era energia atomica da maneggiare, e bisognava che scaldasse senza far male.
Spero sia andata proprio così.

5 commenti:

  1. Te lo auguro anch'io Vince! Io sono a Gallipoli, nel mio Salento, dal 4 luglio e vi rimarrò sino alla fine di Agosto. Frequenterò la rete con minore assiduità e passerò a salutare gli amici quando potrò.

    Bacioni
    annarita

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  2. Incredibile: ci siamo quasi incrociati. Tutto questo è successo proprio li', tra Lecce e Gallipoli. Adesso sono tornato ed aspetto anch'io le mie ferie! Buon riposo e bacioni ricambiati.

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  3. Ripenso spesso a quei giorni intensi e speciali, quasi un anno fa. E, più che mai persuasa che l'esistenza di ciascuno di noi non è un punto opaco, sospeso nel vuoto del non senso, ma il filo luminoso della mirabile trama tessuta da una mano sapiente, sono grata per le persone alle cui vite si è intrecciata la mia. Incontri veri, in quei giorni. Incontri sospesi fra cielo e terra, perchè voluti dal cielo e vissuti in terra. Ma non solo: vissuti anche nella dimensione indefinibile delle rispettive interiorità. Incontri fra cielo e terra, che rafforzano in me la convinzione che le cose più belle della vita accadono quando ci accorgiamo che è il cielo a guidarci in tutto ciò che facciamo sulla terra e, prima timidamente, poi con fiducia sempre maggiore, ci abbandoniamo.
    In quei giorni, e in quelli successivi, per me, è accaduto.
    Fra cielo e terra vivono i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre nostalgie, ma anche i doni inattesi, le grazie che, quasi per pudore, talvolta chiamiamo solo "coincidenze". E invece, nei momenti di più profonda e chiaroveggente solitudine, hai la netta percezione che non di coincidenze si tratta, ma della carezza di quella mano sapiente che guida le nostre vite.

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