domenica 6 settembre 2009

Boffo, Feltri, ed il metamessaggio

Qual è il subdolo metamessaggio che sta dietro il disgustoso attacco del Giornale a Dino Boffo?
Al di là dei personaggi e dei fatti, dei retrosccena e delle conseguenze, qual è il metamessaggio?
Continuo a domandarmelo da qualche giorno, perchè questa vicenda mi pare molto più grave ed insidiosa di quanto possa sembrare (e di suo lo sembra già parecchio).
Penso di poterlo sintetizzare così: se hai una morale e c'è anche solo il sospetto (o la diceria, o la calunnia) che tu abbia trasgredito almeno una volta nella vita, non ti è più lecito difendere quella morale.
Sei un supermoralista ipocrita, un vero sepolcro imbiancato.
Attenzione: non solo non ti è lecito giudicare alcuno (questo mi sembra giusto sempre), non ti è permesso neanche di dire o scrivere che trovi un comportamento giusto o sbagliato.
Ora, questo significa pretendere di chiudere la bocca a tutti.
Che lo faccia gente come Feltri e compagni, mi nausea ma non mi sorprende più di tanto.
La cosa che invece mi ha fatto cadere le braccia, è vedere anche alcuni intellettuali cattolici dare una solidarietà tiepida e condizionata alla vittima di questa storia, tipo "io sono solidale purchè quello di cui sei accusato non sia vero". Una solidarietà, insomma, di cui uno nel momento del bisogno farebbe tranquillamente a meno. Per non parlare di tanti commenti, da parte di gente comune, di condanna pregiudiziale e di giudizio impietoso. Sono segni che mi fanno sospettare che il metamessaggio sia andato a segno anche in persone che dovrebbero esserne immuni.
Segni che mi fanno pensare che una categoria di censori stia andando per la maggiore, fatta di moralisti amorali che pretendono di ridurre al silenzio chiunque continui a porre e porsi interrogativi sul bene e sul male. E pare trovino complici in quei devoti benpensanti, che scambiano tragicamente la più scandalosa scuola di misericordia mai conosciuta al mondo, per una setta di fustigatori bigotti e di farisei incatenati alla legge.
A pensarci proprio bene, però, niente di nuovo, da duemila anni a questa parte...

5 commenti:

  1. Feltri, con metodo tipicamente marxista, s'è giocato la carta (truccata) che aveva in quel momento.
    Domani, potrebbe essere la carta opposta.
    Sono marxisti seri questi, altro che Bertinotti.
    E infatti ("condanna pregiudiziale e giudizio impietoso" come dici tu) molta gente si è comportata come con la Pravda, la Verità: accettazione acritica.

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  2. Già, niente male per chi fa della retorica anticomunista una bandiera.
    Un abbraccio, caro Aurelio!

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  3. Se si considerasse l'irriducibile complessità dell'essere umano, non ci sarebbe motivo di scandalizzarsi per alcuna trasgressione, vera o presunta. E ci si guarderebbe bene dallo scagliare, per di più in mala fede, la prima pietra... o la prima parola.

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  4. Fa' pensare che si sia scavato nel passato di una persona per trovare uno scheletro nell'armadio, senza considerare (pretestuosamente) che ci si possa essere pentiti per quel presunto sbaglio. E che si possa diventare davvero persone nuove, diverse, migliori, dopo ogni sbaglio commesso. E per di più mettere alla gogna mediatica questa persona...
    Chi non sbaglia nella vita? Chi non ha "vergogne", dalle più piccole alle più grandi, da tenere assolutamente riservate? Allora ognuno di noi dovrebbe essere "senza speranza"...
    Chissà se chi acriticamente ha condannato, oppure attraverso l'indifferenza ha partecipato con un silenzio-assenso a lanciare queste pietre, non abbia, nel passato o nel presente, dei peccati o delle "ombre" di cui vergognarsi e da nascondere, che lo squalificherebbero a livello umano se solo fossero alla luce del sole...
    Questi moralisti amorali, perbenisti e farisei, sono tra le peggiori categorie di persone (e qui mi assumo tutta la responsabilità del personale giudizio).
    La cosa che mi fa riflettere è preoccuparmi è che molta gente si fa manipolare e orientare da questi media governati dalle lobby che sono al potere, credendo di avere un pensiero proprio...Questo tipo di ignoranza-arroganza, insieme all'ignavia di tanti altri è molto preoccupante...e soprattutto se tutto ciò viene da persone che si proclamano credenti in Gesù Cristo...
    Mi sento in pericolo...

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  5. @Myriam @Emanuele
    Difendersi quando si ricevono queste bastonate a freddo è pressochè impossibile, se non ingaggiando lotte furibonde che ti trascinano nel fango insieme a chi ti accusa.
    Il gesto di Boffo a mio avviso non è stato altro che una rinuncia a rotolarsi nel fango insieme a chi ti attacca, proteggere quanto si ha di più caro (in questo caso la Chiesa), ed una scelta per mantenere integra la propria complessità irriducibile, per dirla con Myriam. Gesto che fa parte di una saggezza antica ed elegante, purtroppo ormai sconosciuta a molti.

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