domenica 20 settembre 2009

Forse

Forse relazione autentica è l'altro nome della carità...

5 commenti:

  1. Come talent scout di menti metafisiche, mi brillano gli occhietti ;-)

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  2. Consentimi di utilizzare la matita rossoblù e di riformulare:
    "Il nome di ogni relazione autentica è AMORE"
    Chi ne sia il modello e la fonte è fin troppo evidente...
    Ciao! :-*

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  3. @ myriam
    la Carità è, perlappunto, l'amore che vive nella Trinità...
    :)

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  4. @Orsobruno
    Carissimo Orso, ci tenevo molto al tuo parere, e mi sembra di capire che, come mi aspettavo conoscendoti un pò, tu abbia capito molto di più di quanto la frase lasci intendere ad una lettura superficiale...Sono contento, anch'io lascio brillare gli occhietti per questa relazione autentica nonostante sia solo epistolare, e ti abbraccio!

    @Myriam
    Prof., lo hai capito che sei tu, con le tue considerazioni di ieri sulla relazione, ed in particolare su quella d'aiuto, ad avermi ispirato a mettere questa riflessione (che mi frullava in testa da qualche giorno) nero su bianco?
    Mi prendo volentieri la tua correzione, poi prendo la matita in mano io (ne prendo una arancione, và) e ripreciso, insistendo da quella testa di marmo che sono: Amore è termine apparentemente più trendy, ma molto facile a prestarsi ad incomprensioni, abusi, confusione, inganni. Spesso purtroppo, è diventato l'altro nome di egoismo. Carità è un termine decisamente desueto, forse perchè richiama in maniera chiara, implacabile, oserei dire fenomenologica, ed in tempi in cui "verità" è un termine virtualmente vietato, l' "amore nella verità".
    In questo modo il modello e la fonte coincidono con il fenomeno (Deus caritas est e Caritas in Veritate sono due splendide encicliche di Benedetto XVI che aiutano a rendere l'idea).

    Per entrare un pò più in profondità nell'Universo che racchiude la parola carità, può essere d'aiuto il buon vecchio Paolo di Tarso:

    1° Corinzi 12, 31 - 13, 1-7:

    «Desiderate ardentemente i doni maggiori. E ora vi mostrerò una via che é la via per eccellenza:
    Quand'io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, se non ho carità, divento un rame risonante o uno squillante cembalo.
    E quando avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e avessi tutta la fede in modo da trasportare i monti, se non ho carità non sono nulla.
    E quando distribuissi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri, e quando dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho carità, ciò niente mi giova.
    La carità é paziente, é benigna; la carità non invidia; la carità non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non si inasprisce, non sospetta il male, non gode della ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa»

    Ovviamente, sono pronto per ulteriori correzioni, e se occorre pure bastonate in testa, da chiunque non sia convinto. In effetti, neanch'io so bene se sia stato un colpo d'ala, o un colpo di p-ala di cui non ricordo più nulla, a provocare questo pensierino.
    Ciao! :-*

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  5. @Merins
    Ho appena finito di scrivere ed ho visto il tuo commento. Meno male, siamo d'accordo, niente bastonate in testa mi pare di capire :-)
    Bentornata!

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