venerdì 21 ottobre 2011

Il Visco padano

TGCOM- Così il ministro Roberto Calderoli sulla nomina di Ignazio Visco: "Ho avuto modo di conoscerlo e lavorare con lui, apprezzo il suo senso dello stato e, al di là delle origini, la sua capacità e pragmaticità padane".

ANSA - Napoletano, dal 2007 vice direttore della Banca d'Italia. Apprezzato e brillante economista, allievo di Federico Caffé, capo servizio studi della Banca e poi capo economista all'Ocse. Questo il profilo del governatore designato di Bankitalia, Ignazio Visco.

Dopo aver letto, mi stropiccio gli occhi.  Rileggo. Vado a cercare su Wikipedia le origini di  Federico Caffè, almeno sarà lui il "padano": nato a Pescara, morto a Roma. No, neanche lui era padano...
Quindi il senso delle parole del buon Calderoli sarebbe più o meno: "è napoletano per un capriccio della natura; capacità e pragmaticità sono caratteristiche padane".
Certo, se questo è il ragionamento che sta dietro quell'al di là delle origini, quanto può Calderoli definirsi padano?


P.S.  Ma, Calderoli,  è pragmatico dire pragmaticità? Io che sono poco pragmatico e punto padano, avrei detto pragmatismo...

2 commenti:

  1. Ben detto. "Pragmaticità," però, a quanto pare esiste, anche se il dizionario Garzanti la pensa diversamente. Ovviamente "pragmatismo" è meglio, ma bisogna accontentarsi di ciò che passa il convento... ;-)

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  2. Pare che anche il Devoto Oli sia d'accordo col Garzanti: nessuna traccia. Ad ogni modo, esisterà pure. Di certo non è "pragmatico" pronunciarlo: ti si arrotola la lingua e rischia di restare incastrata tra gli incisivi. La qual cosa, nel caso e nel soggetto in questione... :-)

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