sabato 27 dicembre 2008

Rosa

Il tuo sorriso metteva di buon umore, per quanto contasse su un solo dente e fosse circondato da miriadi di rughe. Erano gli occhi a dare luce ad un viso scavato da anni interminabili di manicomio, ricoveri e malattia. Non parlavi da più di vent'anni, non una parola, mai.
Una mattina, alla riunione di Comunità, ti sei presentata con la tua mano nella mano di Salvatore. Ridevi, e lo guardavi. Lui era parecchio più giovane di te, e per colmo di sfortuna, ai suoi problemi aggiungeva pure una brutta malformazione al cuore.
Anche lui ti guardava, un pò obliquo per pudore.
Chi c'era ha percepito un fremito di tenerezza e commozione attraversare l'aria.
Forse la memoria mi inganna (sono passati un pò di anni ormai, e centinaia di volti e nomi), ma mi pare che da quel giorno, tu ricominciassi a farfugliare confusamente qualcosa, ogni tanto.

Nessun commento:

Posta un commento