...che fare quando le borse crollano, i governi implodono, i vulcani eruttano, gli aerei bombardano, le zanzare insistono, e le notti non passano?
Vivere, direi...
martedì 17 febbraio 2009
...Potremo pure staccare le spine, ma almeno continuiamo ad annusare prima le rose...
Anni fa mi vennero queste parole:.... "noi che conficcammo le spine nella mano per non perdere la rosa". Non so se è possibile togliere le spine alla realtà. Evitarle, certamente, per quanto è possibile. Però ci sono. A certe realtà non le puoi togliere, se non con un atto di ignoranza selettiva che toglie visione dell'insieme. Allora, se quella realtà ti interessa, se la realtà ti interessa, stringi la mano e sopporti il dolore delle spine, per la bellezza della rosa, che altrimenti ti sfuggirebbe.
@rom Ciao Rom. Sono d'accordo con quello che dici. Temo però sia la realtà a non interessare più tanto. E' proprio l'esame di realtà che scivola pericolosamente. E questo è segno di malattia incipiente, o già conclamata.
@Aliza grazie a te per averlo condiviso ed apprezzato. Ricambio il bacio.
Buon Inizio di Primavera caro Vincenzo! é un po' che non ci si "vede"...perciò ho deciso di fare da te un salto! Appena ho conosciuto il tuo blog ho divorato tutto quello che ho trovato tra le tue pagine, oggi ritorno su questo toccante post, sulle parole che scuotono l'anima, qulle di Bergongonzoni, consapevole che non può esistere nessun tipo di vita, reale o presunta, se prima non abiamo imparato da noi stessi ad "annusare le rose"! Un caro abbraccio...fatti sentire!
Cara Miriam, buon inzio di Primavera anche a te! Sono stato fuori per lavoro, ma adesso spero di ricominciare a scrivere qualcosa. Sapere che c'è chi "divora" quello che scrivo è ovviamente un bello stimolo a continuare... Grazie, ed un abbraccio a te.
Anni fa mi vennero queste parole:.... "noi che conficcammo le spine nella mano per non perdere la rosa". Non so se è possibile togliere le spine alla realtà. Evitarle, certamente, per quanto è possibile. Però ci sono. A certe realtà non le puoi togliere, se non con un atto di ignoranza selettiva che toglie visione dell'insieme. Allora, se quella realtà ti interessa, se la realtà ti interessa, stringi la mano e sopporti il dolore delle spine, per la bellezza della rosa, che altrimenti ti sfuggirebbe.
RispondiEliminagrazie del bellisimo regalo...un bacio A
RispondiElimina@rom
RispondiEliminaCiao Rom. Sono d'accordo con quello che dici. Temo però sia la realtà a non interessare più tanto. E' proprio l'esame di realtà che scivola pericolosamente. E questo è segno di malattia incipiente, o già conclamata.
@Aliza
grazie a te per averlo condiviso ed apprezzato. Ricambio il bacio.
Buon Inizio di Primavera caro Vincenzo! é un po' che non ci si "vede"...perciò ho deciso di fare da te un salto! Appena ho conosciuto il tuo blog ho divorato tutto quello che ho trovato tra le tue pagine, oggi ritorno su questo toccante post, sulle parole che scuotono l'anima, qulle di Bergongonzoni, consapevole che non può esistere nessun tipo di vita, reale o presunta, se prima non abiamo imparato da noi stessi ad "annusare le rose"!
RispondiEliminaUn caro abbraccio...fatti sentire!
Cara Miriam, buon inzio di Primavera anche a te!
RispondiEliminaSono stato fuori per lavoro, ma adesso spero di ricominciare a scrivere qualcosa. Sapere che c'è chi "divora" quello che scrivo è ovviamente un bello stimolo a continuare... Grazie, ed un abbraccio a te.