lunedì 2 marzo 2009

Grande Fratello in psichiatria

Ho letto poco fa che uno dei concorrenti del Grande Fratello è stato prima espulso dal programma perchè dava segni evidenti di squilibrio, e poi ricoverato in Psichiatria in Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Ci sarà qualcuno che pagherà per questo? Mi pare ci sia un team di psicologi che seleziona questi poveri disgraziati per un programma che è la quintessenza dell'idiozia elevata a sistema.
Se questo è vero, ripeto: ci sarà qualcuno che li chiamerà a rispondere in un tribunale, insieme a tutti gli altri responsabili della produzione, per accertare se il loro lavoro (i cui perniciosi effetti sulla psiche di chi guarda, specie se giovane, sono ormai ampiamente evidenti) è stato causa, o concausa, di un preciso e quantificabile danno biologico a carico di una persona che ne era "protagonista"?
Il personale sanitario che in maniera del tutto involontaria, molto spesso anche del tutto imprevedibile, provoca o favorisce l'insorgere di problemi di salute nel paziente, viene frequentemente chiamato a risponderne in sede civile e penale.
In base a quale strano principio questa gente può invece permettersi di evitare di confrontarsi con il peso schiacciante delle proprie responsabilità, aggravate dal fatto che alla base del rapporto con i "protagonisti" del programma non vi fosse alcuna relazione di aiuto, ma anzi, io penso, l'esatto opposto?

4 commenti:

  1. Io, come suggerisci tu, chiederei conto a psicologi e responsabili di produzione, non solo del singolo caso del partecipante, ma anche dei danni sugli spettatori.
    Sarà pur stato pubblicato, magari in USA o GB, qualche studio scientifico serio che dimostra questi danni.
    Non è possibile che chi "fa televisione" (così come, in tutt'altro ambito, chi va allo stadio a fare danni) sia al di sopra del bene e del male!

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  2. In Italia, pare che chi è in taluni "posti" possa permettersi cose negate ai "comuni" cittadini.

    Inoltre, anche coloro che non sono stinchi di santo, purché "famosi", sono tenuti in considerazione. In definitiva, l'importante è apparire in un modo o nell'altro. Questi sono i falsi valori veicolati.

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  3. Penso che quello che possiamo fare noi è parlare, e dire chiaramente che tutto questo non ci piace. Magari anche cambiare canale. Non è molto, ma fino a quando è possibile farlo, almeno questo...

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  4. Non mi piace quel genere di spettaccoli da macello, a costo di sembrare cinica , ma non provo molta comprensione se capitano scene d'isteria che sfociano in ricoveri(ma davvero si è arrivati a tanto?Non ci posso credere!)in centri ospedalieri per pazienti con turbe psichiatriche!
    Nesuno ha costretto quei "personaggi" a prestarsi per quel programma di pessimo gusto!
    Tantomeno costringe gli spettatori della tivù a rimanere inchiodati a gurdarli o seguire i loro deliri...
    Pazienza, ho detto quello che penso...ma non faccio testo, ultimamente e sempre di più guardo sempre meno la cara e vecchia tivù!
    Ciao Vincenzo, ci si sente...

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