Lasciate che la morte
abiti nel mio cuore,
lasciate pure che del vento della mia giovinezza
e dei miei grandi amori stellari
non rimanga più nulla,
lasciatemi nella prigione del dolore.
L'amore di Dio
era una grande prigione
entro la quale ho cantato i miei alleluia, la mia giovinezza,
l'attesa di questo figlio.
Ma ora ogni suo chiodo
mi strappa la carne.
Pensavo che i Profeti
avrebbero avuto misericordia
di una povera madre,
ma invece non è così.
La morte odora di fresco,
la morte è una seconda resurrezione,
la morte è un giardino immenso.
Ma per entrare in questo giardino
bisogna conoscere il senso della morte.
Nessuna donna come me
si è vista strappare le viscere dal cuore,
la carne dal suo sentimento.
Come dire a Dio Supremo
che il mio amore era fatto di carne,
che il mio amore era fatto di lacrime,
che il mio Gesù
è nato su un trono di luce,
che è cresciuto
nel più grande degli anfiteatri,
che è il re di tutta la terra?
Qualsiasi madre direbbe la stessa cosa,
ma questo era il Dio vero,
ma questo era veramente il Messia.
L'ora della verità mi è sopra
ed è un tremendo terremoto,
ma mio figlio risorgerà
e la sua resurrezione
avvolgerà l'universo.
Mio figlio è veramente il Messia,
mio figlio è il Re dei Re.
Alda Merini, da: Magnificat, un incontro con Maria, Frassinelli 2002.
Buona Pasqua
Auguri di felice Santa Pasqua
RispondiEliminaStraordinari i versi della Merini.
RispondiEliminaAncora un augurio di Buona Pasqua, caro Vincenzo.
Un abbraccio.
annarita
Grazie amici, un abbraccio a voi.
RispondiEliminaGrazie per queste parole, le sento molto vicine a me, oggi è per me giorno di Rinascita...
RispondiEliminaSpero di farcela!
Buona Pasqua a te a tutti i tuoi cari!
Miriam
Ho segnalato il post in una serie di link significativi, alla fine del messaggio pasquale su Scientifcando.
RispondiEliminaUn abbraccio pasqualino
annarita
@Miriam
RispondiEliminaFaccio il tifo. Buona Pasqua anche a te ed ai tuoi cari.
@Annarita
Assieme all'abbraccio, un altro grazie pasqualino!
Sublime poesia, mi ha commosso... grazie per a pubblicazione! Arrivo dalla segnalazione del blog di annarita Scientificando.
RispondiEliminaSaluti
Grazie a te. Benvenuta, Angelo Azzurro, contento di leggerti.
RispondiEliminaArrivo dal blog di Angelo Azzurro ma....ci sono molti lettori che conosco tra i tuoi. Questo depone bene. Infatti questi versi della Merini, che non conoscevo, sono magnifici, intensi e dolorosi...di un dolore che solo una madre può comprendere fino in fondo...
RispondiEliminaGrazie
Grazie a te, Serenella, e benvenuta da queste parti!
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